Ritorno a casa
EN-US Mother of All Battles
Giappone バンギラスとヨーギラス!
(Bangiras e Yogiras!)
OA148 - #0266
In onda
Giappone5 settembre 2002
Stati Uniti15 settembre 2003
Italia23-24 febbraio 2004
Crediti
Animazione
Team Ota
Sceneggiatura
園田英樹 Hideki Sonoda
Storyboard
誌村宏明 Hiroaki Shimura
Assistente alla regia
誌村宏明 Hiroaki Shimura
Direttore animazione
宍戸久美子 Kumiko Shishido
Altre risorse

Ritorno a casa è il centoquarantottesimo episodio di Pokémon Oro e Argento. È andato in onda per la prima volta in Giappone il 5 settembre 2002, mentre in Italia tra il 23 e il 24 febbraio 2004.

Sinossi

Adesso che si sono conquistati la fiducia di Larvitar, i nostri eroi possono finalmente dirigersi alla riserva dei Pokémon sul Monte Argento per riportarlo nel luogo dove è nato. Seguendo il Pokémon, attraversano un ponte, ma non si accorgono di essere spiati da un gruppo di furfanti, Braggo, Blurt e Chico, che si nascondono nelle vicinanze.

Ash, Misty e Brock si fermano quando sentono uno spaventoso ruggito che si fa sempre più vicino; si tratta di un Tyranitar, e Brock nota subito che ha una cicatrice identica a quella della madre di Larvitar che ha visto nel sogno del Pokémon. Infatti, si tratta proprio di sua mamma, ma quando Ash prova ad avvicinarsi con Larvitar, Tyranitar fraintende le loro intenzioni e li attacca con Iper Raggio. Tyranitar pensa che Ash, Misty e Brock siano le stesse persone che un tempo le hanno portato via Larvitar ancora nell’Uovo e decide di inseguirli in preda alla rabbia. Larvitar complica la situazione visto che non ne vuole sapere di separarsi da Ash! Con un lungo Stridio, Larvitar riesce a far capire a Tyranitar chi è veramente, e che Ash, Misty e Brock non costituiscono una minaccia. Ma un altro pericolo è già in agguato: riecco i furfanti all’attacco che cercano di catturare Tyranitar con un Pokésacco. I ragazzi li riconoscono, avendoli visti nella mente di Larvitar, e cercano di aiutare il Pokémon.

Quando i bracconieri si accorgono che il ranger della riserva, una donna di nome Mason, si sta avvicinando, lasciano Ash intrappolato in uno dei loro sacchi e scappano. Brock chiama Crobat in aiuto e lo manda all'inseguimento, ma non può restare impassibile al fascino di Mason. Il ranger, poi, informa gli amici che quella zona non è aperta al pubblico e che hanno sbagliato strada: per raggiungere il centro, non occorreva attraversare il ponte, ma continuare sulla strada principale. I nostri eroi continuano la ricerca dei bracconieri, ma purtroppo i tre malfattori del Team Rocket li battono sul tempo e invitano Braggo a unirsi a loro. Braggo accetta, affida la macchina a Jessie e James, e se ne va con Tyranitar.

Intanto, Crobat torna da Brock e gli indica il nascondiglio dei bracconieri, ma quando i ragazzi lo raggiungono ci trovano solo il Team Rocket. Pikachu e Croconaw uniscono le forze e fanno decollare il Team Rocket alla velocità della luce, ma poi i bracconieri, controllando la loro macchina con un comando a distanza, riescono a catturare anche Croconaw e Pikachu! Larvitar lancia uno Stridio portentoso che rinvigorisce Tyranitar che usa Iper Raggio per distruggere il telecomando. I sacchi si rompono liberando Tyranitar e gli altri, quindi un attacco combinato di Tyranitar e Larvitar distrugge la macchina liberando Pikachu e Croconaw.

Il ranger Mason ringrazia Ash e i suoi amici per l’aiuto, ma Ash dice che il merito è tutto di Larvitar. Finalmente riunito alla madre, Larvitar rimarrà alla riserva mentre Ash, Misty e Brock si dirigono verso Città dell'Argento!

Eventi

 
Larvitar dice addio
Per un elenco di tutti gli eventi principali della serie animata originale, vedi la cronologia degli eventi.

Debutti

Persone

Pokémon

Debutti episodi TV

Personaggi

Persone

 
Pocket Monster TV

Pokémon

 
Chi è quel Pokémon

Chi è quel Pokémon?: Shuckle (Internazionale), Tyranitar (Giappone)

Curiosità

  • Il titolo inglese dell'episodio è un riferimento al famoso appellativo dato da Saddam Hussein alla guerra del Golfo, da lui definita come la "madre di tutte le battaglie".
  • Questo episodio è presente in Volume 10: Rock di Pokémon Elements.
  • James esprime gelosia per il fatto che Braggo sia in grado di parlare in rima, mentre Jessie tenta senza successo di dimostrare la sua abilità con le rime, nonostante il fatto che il Team Rocket usi spesso le rime durante il motto.

Errori

  • Nel doppiaggio inglese, Brock si riferisce una volta alla madre di Larvitar come un maschio.
  • Dopo che Crobat fa rapporto a Brock e ai suoi amici, scompare per il resto dell'episodio, poiché non si vede mai Brock richiamarlo nella sua Poké Ball. Tuttavia, potrebbe averlo fatto fuori campo.
  • In una scena, si sente la voce di Pikachu ma la sua bocca non si muove.
    • In un'altra scena, accade l'opposto per Croconaw, con la sua bocca che si muove senza che si senta la sua voce.
  • Quando il telecomando va in pezzi, Ash e i suoi amici riescono a liberarsi dal Pokésacco. Tuttavia, il Team Rocket, che era stato anch'esso catturato in un Pokésacco, non viene liberato, come si evince dalla fine dell'episodio. Questo errore potrebbe essere in qualche modo giustificato dal fatto che il Team Rocket fosse già stato spedito in orbita verso una posizione lontana prima che il telecomando si rompesse e quindi potrebbe trovarsi fuori dal suo raggio d'azione.
  • Nel doppiaggio spagnolo europeo, Braggo dice in inglese "Time to cash in your chips" ("Chi la fa l'aspetti, ragazzi miei" nel doppiaggio italiano).
    • Inoltre, nel doppiaggio finlandese, sia la voce finlandese che quella inglese di Braggo si sentono simultaneamente durante questa battuta. Lo stesso errore si verifica nel doppiaggio polacco.
    • Inoltre, nel doppiaggio polacco, sia la voce polacca che quella inglese di Braggo si sentono simultaneamente durante la battuta "Run today to fight another day" ("Soldato che fugge è buono per un'altra volta" nel doppiaggio italiano).
  • Nel doppiaggio svedese, quando i Fratelli Bracconieri Pokémon se ne vanno con Tyranitar prima che Brock chiami Crobat, si sente il suono di Brock che lancia la Poké Ball e la sua apertura invece della macchina che se ne va.
    • Nel doppiaggio norvegese non c'è alcun suono di sottofondo.

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In altre lingue

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