Differenze tra le versioni di "Pignite di Ash"

Quando era ancora un Tepig, Pignite aveva una bassa autostima e non amava perdere come risultato dell'essere stato abbandonato dal suo ex allenatore, Shamus, spesso diventando triste dopo una sconfitta, come in ''[[BW010|Una lotta tra rivali!]]'' quando lotta e perde contro il Tranquill di [[Diapo]]. Viene mostrato ancora durante la lotta di Ash contro [[Aloé]], la Capopalestra di [[Zefiropoli]]. Lotta contro il suo [[Lillipup]] e perde; deprimendosi ancora una volta, non si rallegra neanche quando Ash gli dice di aver fatto un ottimo lavoro. Si sente turbato anche quando pareggia contro il [[Vanillite]] di Diapo in ''[[BW031|La terza lotta di Ash e Diapo!]]'', reagendo alla stessa maniera di quando perde. Tuttavia, in alcuni casi, Tepig è felice di perdere, ma solo nelle lotte non ufficiali di allenamento, come visto in ''[[BW027|Il cammino del Maestro Drago!]]''. Diversamente, Tepig è un Pokémon abbastanza dolce, sempre alla ricerca di un modo per piacere ad Ash nella lotta.

Tepig diverse volte dimostra di voler provare ad accontentare Ash. Aloé lo conferma in ''[[BW016|Rivincita alla Palestra Zefiropoli!]]'', dove dice che Tepig si impegna al massimo per Ash. Questo potrebbe essere dipeso dal fatto che il primo Allenatore di Tepig lo aveva abbandonato e senza la paura che anche Ash lo farebbe, fa del suo meglio per dimostrare di essere degno di lui, temendo che anche Ash lo avrebbe abbandonato se lo avesse deluso. Anche se è stato abbandonato dal suo precedente Allenatore, è comunque felice di rivederlo in ''[[BW077|Un'evoluzione infuocata!]]'' e non è molto convinto di dover lottare contro si lui, ma quando sente che lo ha fatto deliberatamente, rimane inorridito, e dopo la sua [[evoluzione]], perde tutto il rispetto che ha verso Shamus, come dimostrato quando Pignite usa Lanciafiamme sul suo precedente Allenatore e rimanendo fedele ad Ash. L'evoluzione ha reso Pignite molto più sicuro di sé, rilassato e orgoglioso della sua forza, e tende ad arrabbiarsi se qualcuno mette in discussione le sue abilità.