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Blu vive sempre più intensamente il suo ricordo onirico dovuto alla mossa [[Mangiasogni]] del [[Gengar di Agatha]] che lo tiene prigioniero in una bara spettrale.
Nel ricordo, Blu è piccolo e si sta allenando con una figura che definisce come "il suo maestro". Durante un allenamento il Blu bambino implora il suo tutore di permetterlipermettergli di utilizzare i suoi Pokémon nella lotta, ma il maestro lo esorta invece a riflettere: "in una [[Lotta Pokémon|lotta]] gli [[Allenatore|Allenatori]] generalmente restano nelle retrovie mentre i loro Pokémon prendono tutti i rischi e possono venire gravemente feriti. Ecco perché anche gli allenatoriAllenatori si devono addestrare duramente. Per comprendere le sofferenze sopportate dai Pokémon, anche loro devono conoscere il loro dolore... e aspirare all'armonia perfetta". Le parole del maestro risuonano nella mente di Blu che presto torna cosciente all'interno della bara spettrale.
 
Nel frattempo Agatha colpisce [[Evan]] che si accascia al suolo. Lì vicino, giace il [[Pokédex]] che nel [[LGA051|capitolo precedente]] è caduto di tasca a Blu, Evan lo raccoglie e legge un messaggio sul display "Marmocchio... sono io, sono Blu!" - " Questo Pokédex può trascrivere i miei pensieri, ma è necessario che il nostro avversario non se ne accorga". A permettere quest'azione è il [[Golduck di Blu]] che fa da tramite tra lo spirito di Blu e lo schermo del Pokédex. Blu espone dunque il proprio piano ad Evan: dietro ad Agatha c'è infatti una montagna di [[Poké Ball]], e una di questequelle devepotrebbe contenere l'[[Haunter]] di Evan. Blu ordina ad Evan di andare a recuperare il suo HaunterPokémon per utilizzarlo contro il Gengar di Agatha, che sta sottraendo energia vitale a Blu in modo stillicidacontinuativo. Evan è paralizzato dalla paura e non riesce a reagire, qui vi è uno scambio di ruoli dovema Blu diventa il maestro, come il suo tutore, ed Evan il discepolo, come Blu da bambino. Il primo impartisce un'importante lezione al secondoragazzino: "Il tuo Haunter sta sicuramente aspettando che tu vada a salvarlo. Ha fiducia in te, è sicuro che riuscirai a farcela!". Ad interrompere il dialogo è Agatha che scopre il trucco del Pokédex e assesta un micidiale [[Stordiraggio]] su Blu che grida per il dolore. Evan non resiste alla scena straziante e trovando coraggio dalle parole di Blu, corre verso la pila di Poké Ball e riesce a recuperare il suo Haunter, che utilizza per attaccare il Gengar di Agatha.
 
Nel mentre Blu riesce a distruggere la bara spettrale che lo teneva imprigionato grazie al suo [[Scyther di Blu|Scyther]]. Agatha schiera allora i suoi [[Gastly]] e [[Gengar di Agatha|Gengar]] contro lo Scyther di Blu che non può colpire dei Pokémon composti da gas. Blu sente l'eco delle parole del suo maestro "Blu... ascolta bene quello che sto per dirti... se il tuo corpo e il tuo spirito sono abbastanza agguerriti... un giorno, sarai capace di percepire l'essenza stessa dei Pokémon e colpire anche gli avversari più sfuggenti.". Blu fa così utilizzare l'attacco [[Lacerazione]] al suo Scyther contro Gastly e Gengar che vengono disintegrati e sconfitti. Agatha svanisce poi nella nebbia dicendo "Sei il degno nipote del vecchio Oak". Blu vuole sapere per quale motivo lei conosceconosca suo nonno e che relazione c'èci sia tra i due, ma Agatha scompare senza aggiungere altro.
 
Il capitolo si conclude con un pensiero di Blu sul fatto che grazie a questa esperienza, resa possibile dall'incontro con Evan, ha superato il suo punto debole: i Pokémon {{tipo2|Spettro}}, in ricordo di quanto successe nella [[Torre Pokémon]] di [[Lavandonia]] al capitolonel [[LGA014|quattordicesimo del primo volumecapitolo]].
 
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