Differenze tra le versioni di "Miti di Sinnoh"

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====Folclore di Sinnoh====
Nel gioco viene definita come "una delle filastrocche più diffuse nella nostra regione". Presenta molte somiglianze con una citazione di [[Damon]] e l'[[Antiche poesie|Antica poesia 18]], entrambe reperibili in [[Leggende Pokémon: Arceus]]{{LPA}}. Alla luce degli avvenimenti nella trama di quest'ultimo gioco, è probabile che si riferisse originariamente ad [[Arceus]] e, in parte, alla collera che contraddistingue [[Giratina]].
 
:''Non t’arrabbiare, o vedrai, arriverà!''
 
====Mitologia della regione di Sinnoh====
Questo testo è quasi identico nei contenuti all'[[Antiche poesie|Antica poesia 19]] di [[Leggende Pokémon: Arceus]]{{LPA}}, reperibile nello stesso luogo dove è possibile incontrare [[Shaymin]]: il Giardino Bonificato della [[Landa Ossidiana]]. Shaymin è noto come il Pokémon Gratitudine e nella Richiesta 92 di Leggende Pokémon: Arceus si scopre che aiutò la richiedente Meriggia quando era una bambina, incontrandola in un campo fiorito e guidandola verso casa dopo che si era persa nella Landa Ossidiana.
 
:''In tempi remoti, agli albori della civiltà nella regione di Sinnoh, {{OBP|Pokémon|specie}} ed [[Umani|esseri umani]] conducevano vite separate.''
 
====Il mito di Rupepoli====
In questo testo è possibile notare un parallelismo tra le parole del Pokémon e l'[[Antiche poesie|Antica poesia 3]] di [[Leggende Pokémon: Arceus]]{{LPA}}, dove è scritto che "né artigli né zanne agli uomini sono per lottare". Un [[PNG|NPC]] del [[Villaggio Giubilo]], Toshiro, reitera tale concetto dicendo al giocatore: "le nostre lame sono semplicemente ridicole se paragonate alle zanne e agli artigli dei Pokémon". Entrambe le citazioni sono inserite in momenti della storia in cui è assente un legame di amicizia solido e largamente condiviso tra Pokémon ed esseri umani.
 
:''Un giovane, stolto e inesperto, entrò in possesso di una spada.''
 
====Un mito agghiacciante====
Le prime tre righe di questo testo, che si riferisce ai [[Guardiani dei laghi]], vengono riprese e approfondite nell'[[Antiche poesie|Antica poesia 7]] di [[Leggende Pokémon: Arceus]]{{LPA}}, in cui le stesse conseguenze negative si verificano qualora l'essere umano non sia in grado di superare la prova di [[Uxie]]. Nell'ultima riga del mito si cita il "settimo giorno" e non più i "cinque giorni" della traduzione italiana e inglese di [[Pokémon Diamante e Perla|Pokémon Diamante, Perla]] e [[Pokémon Platino|Platino]], rispettando in tal modo la numerazione presente nelle versioni giapponesi originali di tali giochi.
 
:''Non guardare negli occhi quel Pokémon!''
 
====La leggenda del mare====
Il seguente testo è presente al primo piano della [[Biblioteca di Canalipoli]]. Prima di procedere alla lettura compare la seguente citazione: "originariamente scritto con antichi caratteri, è stato scoperto e decifrato di recente". Tale leggenda si ripropone nella Richiesta 66 di [[Leggende Pokémon: Arceus]]{{LPA}}, con titolo analogo. Il giocatore deve passare attraverso le due rocce ad arco presso la Mano di Sabbia nella [[Costa Oltremare]] con [[Mantyke]], [[Buizel]] e [[Overqwil]] in squadra, durante il tramonto. Recandosi quindi alla Cavità Marina poco distante potrà incontrare un [[Manaphy]] e tre [[Phione]].
 
:''In tempi lontani, nel mare orientale c’era un Pokémon conosciuto come 'il principe'.''
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